Translated by: RHISIART HINCKS

Translated by: ROBERT GRIGOR BAXTER

- La seguente definizione di “finocchi”: “I gay si chiamano finocchi perché alle volte, al momento di bruciarli vivi per ordine dei preti, il boia gettava sul fuoco anche qualche mazzo di finocchi: così la cerimonia veniva resa più tollerabile olfattivamente, visto che la carne bruciata per molti ha un odore fastidioso” riportata da Sergio Manriquez Barros, sebbene sia stata recentemente diffusa (e.g. don Vitaliano Della Sala, Liberazione, 02-06-2000) non trova riscontro nei principali dizionari etimologici. Sia il Dizionario Treccani che il Cortellazzo-Zoli che il Devoto-Oli rinviano a una maschera del teatro dell'arte (un servo dai modi effeminati) utilizzata dalla compagnia teatrale del duca di Modena nella metà del XVII secolo. Secondo il Panzini, invece, si diceva «finocchio perchè questo [il vegetale] è tutto buco». In effetti la sodomia nel Medioevo (e anche dopo nei Paesi cattolici) era vietata dai tribunali civili e non da quelli religiosi, che invece avevano competenza solo sull’eresia. Abbiamo il caso di Leonardo da Vinci, che insieme a un gruppo di amici subì una denuncia per sodomia presso il tribunale di Firenze, ma solo perché la vittima era un minorenne. Tra l’altro il procedimento non venne celebrato poichè la denuncia era anonima.

Translated by: GIANNI BELLOCCHI

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