- E' una espressione di simbiosi di tipo antagonista, in quanto il parassita vive a stretto contatto con un altro organismo di specie diversa (l'ospite) e ne trae i suoi mezzi di sussistenza con suo beneficio e danno per l'ospite. Il parassita non si limita a nutrirsi a spese dell'ospite, ma lo utilizza come propria nicchia ecologica affidandogli il compito della regolazione dei rapporti di entrambi con l'ambiente esterno. Usualmente la distinzione tra commensale e parassita si basa sulla patogenicità, anche se in molti casi risulta difficile individuare l'azione patogena, in ogni modo è bene definire i parassiti quali patogeni di fatto o potenzialmente. In ultimo ci si deve soffermare sulla reazione dell'ospite che usualmente non si comporta in maniera passiva, ma che, tramite svariati meccanismi di difesa, spesso risulta in grado di controllare il numero dei parassiti e ne riduce gli effetti dannosi. Nel corso dell'evoluzione si può stabilire tra le due specie implicate un equilibrio biologico dovuto alla progressiva eliminazione dei biotipi più virulenti del parassita e quelli più sensibili dell'ospite. Le interazioni ospite-parassita arrivano a svolgere un ruolo importante nella regolazioen delle popolazioni, nel mantenimento del polimorfismo genetico sull'evoluzione delle specie ospiti. I parassiti non vanno confusi con i predatori che per procurarsi il loro nutrimento provocano la morte delle loro vittime; i parassiti arrivano a provocare la morte dell'ospite solo dopo essersi moltiplicati e sviluppati. Es. di parassiti pericolosi per l'uomo: Plasmodium falciparum, Leishmania donovani, Echinococcus granulosus che consentono la sopravvivenza dell'ospite solo per un tempo sufficiente a garantire il completamento dei loro cicli riproduttivi

Translated by: LUISA BARBIERI

• Etymology: dal greco: parassitos = parassita